UN UOMO DEVE ESSERE FORTE
di Ilaria Ciavattini e Elsi Perino


Sullo sfondo di un provincia cronica del nord Italia, fatta di fabbriche di armi, caccia sportiva e laghetti per la pesca facilitata, Jack intraprende un percorso di transizione per adeguare il suo corpo a quello che ha sempre sentito di essere: un uomo. In una routine di lavori saltuari, amici del bar e pochi svaghi, Jack inizia ad interrogarsi su cosa significhi, al di là del corpo, essere un uomo e su che tipo di uomo essere, iniziando a mettere in discussione i modelli di mascolinità offerti dalla valle in cui vive.


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Ilaria Ciavattini
Nata nel 1988, si specializza in tecniche di narrazione presso la Scuola Holden e lavora dal 2009 nel settore cinema come sceneggiatrice, segretaria di edizione e regista di cortometraggi, booktrailer e videoclip. Ha diretto il videoclip Ho Visto Cose che…(2009) per gli Yo Yo Mundi; il cortometraggio Fortino Lato Est (2010), menzione speciale all’European Short Pitch 2010; il cortometraggio Ninna Nanna Ninna No (2010), inserito all’interno del film a episodi sul precariato La Ballata dei Precari, per la 01Cinema.net, proiettato al Teatro Valle Occupato nel 2012. Insegna anche italiano agli stranieri e inglese, oltre che tecniche di storytelling nelle scuole. È docente associata nel Dipartimento di lingua e interpretariato italiano della Hankuk University of Foreign Studies di Seoul e attualmente vive tra l’Italia e la Corea del Sud. 

Elsi Pierino
Nata a Torino nel 1984, si diploma in tecniche della narrazione presso la Scuola Holden. Inizia a lavorare presso l’Ufficio Pastorale Migranti, per cui si occupa di ricostruire le storie dei richiedenti asilo; parallelamente collabora alla redazione di alcuni testi contenuti in La frontiera addosso di Luca Rastello, edito da Laterza, che trattano il tema dell’accoglienza in Europa e in Italia. Dal 2010 comincia il lavoro sui set cinematografici come segretaria di edizione e assistente alla regia per film, fiction e pubblicità collaborando con Rai, Mediaset e Walt Disney Italia e alcune produzioni indipendenti. Alternando il lavoro sui set al lavoro di narrazione nel 2013 firma per Express Edizioni la sceneggiatura della graphic novel Negli occhi il cinema nelle mani l’amore. Da febbraio 2017 fa parte del comitato di selezione del Lovers Intenational Film Festival – Festival cinematografico a tematica Lgbtq


CHI SONO LE PERSONE TRANSGENDER?

Contributo realizzato da Chimera Arcobaleno – Arcigay Arezzo


G come Genere è stato realizzato in collaborazione con
Chimera Arcobaleno – Arcigay Arezzo.
Azione realizzata dal Comune di Terranuova Bracciolini e finanziata dalla Regione Toscana nell’ambito dell’Accordo 2020 tra Regione ed enti partner della Rete Re.A.Dy del territorio toscano


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gènere s. m. [dal lat. genus –nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»].
1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie o rappresenta ciò che è comune a più specie. In partic.: In filosofia, categoria di oggetti che hanno in comune proprietà essenziali mentre differiscono per proprietà non essenziali.
2.a. Nel linguaggio com., l’insieme dei caratteri essenziali per cui una cosa è simile ad altre o differisce da altre; b. Con sign. più ampio, 
il gumano, l’umanità intera, gli uomini nel loro complesso; in questo senso, anche la specie umana (che ha però sign. più restrittivo, e fa più sentire la contrapposizione agli animali).
4.a. Categoria grammaticale esistente nelle lingue indoeuropee, semitiche e in molte altre famiglie linguistiche, alcune delle quali distinguono tre generi, maschile, femminile e neutro (per es., il latino, il greco, il tedesco), altre, come l’italiano e il francese tra le lingue moderne, soltanto due, maschile e femminile; la distinzione del genere, che solo in un ristretto gruppo di sostantivi è connesso con il genere naturale, si manifesta nella declinazione dei sostantivi, dei pronomi e degli aggettivi, e nell’accordo tra essi. 
b. Per estens., con riferimento alla specie umana, carattere maschile o femminile dell’individuo, anche in senso biografico, sociale, professionale, come nell’espressione 
identità di genere, con cui s’intende la costellazione di caratteri anatomo-funzionali, psichici, comportamentali che definiscono il genere in sé stesso e in quanto posseduto, accettato e vissuto dall’individuo nella storia familiare da cui proviene e nella società in cui vive.

da: Treccani


immagine in backgroud: Archivio 900 del Comune di Terranuova Bracciolini – Fondo Bruno Francioni
Maggio 1963